Il prossimo 1° dicembre 2014 scadrà in termine per il versamento della seconda rata dell’acconto per i soggetti Irpef, che potrà essere determinato con due diversi metodi:
- metodo storico;
- metodo previsionale.
La misura dell’acconto è pari al 100% dell’imposta a saldo relativa all’anno precedente (rigo RN33) e deve essere versato generalmente in due rate:
- la prima, nella misura del 40% del totale dovuto, entro il 16 giugno 2014, ovvero entro il 16 luglio 2014 con la maggiorazione dello 0,40% a titolo di interesse corrispettivo;
- la seconda, nella misura del 60% del totale dovuto, dovrà essere versata entro il prossimo 1° dicembre 2014.
In alcuni casi particolari l’acconto determinato con il metodo storico deve essere ricalcolato, rideterminando il reddito complessivo (ad esempio, per redditi di lavoro dipendente prestato all’estero, per particolari tipologie di soggetti non residenti, nel caso di esercenti impianti di distribuzione di carburante e per di chi svolge attività di produzione e cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili).
Alternativamente al metodo storico, il contribuente può anche utilizzare il metodo previsionale per la determinazione dell’acconto dovuto: se prevede (ad esempio, per oneri sostenuti o che dovrà sostenere nel 2014 o per minori redditi percepiti nel 2014) di dover versare una minore imposta, può determinare gli acconti da versare sulla base della minor imposta a debito prevista.
Tuttavia, se all’atto della esatta quantificazione del reddito del periodo 2014, il versamento previsionale risultasse inferiore a quanto dovuto, il contribuente dovrà provvedere a versare, oltre all’imposta integrativa e ai relativi interessi, la sanzione per insufficiente versamento pari al 30%, potendo ricorrere all’istituto del ravvedimento operoso.
Il versamento del secondo acconto Irpef dovrà confluire nella sezione Erario del modello F24 indicando il codice tributo: 4034 – “IRPEF acconto seconda rata o acconto in unica soluzione”.